mercoledì 11 dicembre 2019

ALIMENTAZIONE CORRETTA, QUALE E' LA VERITA'?

Ci stiamo avvicinando ad un periodo dell'anno cruciale per la nostra alimentazione. Il Natale porta infatti grandi soddisfazioni a livello del palato ma anche grandi dolori per il nostro corpo.
I grandi sforzi effettuati tutti i giorni per controllare la quantità e la qualità dei cibi mangiati al fine di non accumulare peso corrono il rischio di essere vanificati e questo potrebbe essere anche il meno: che dire di tutti quei disturbi come meteorismo, borborigmi, sindrome del colon irritabile, stipsi, irregolarità intestinale che ci tormentano ogni volta che "sgarriamo" un po' troppo?
Ma perchè una necessità così piacevole come il mangiare deve diventare una preoccupazione? Perchè il sovrappeso ed i disturbi digestivi ci tormentano praticamente tutti?
Cerchiamo di analizzare il problema. Certo abbiamo la fortuna di vivere in una società in cui vige l'abbondanza; gli scaffali dei supermercati sono sempre completamente riforniti ed ognuno di noi può scegliere di fare la spesa in almeno quattro o cinque nomi di supermercato nel raggio di tre chilometri dalla propria abitazione.
Questa abbondanza sicuramente ci induce a comprare più del necessario e quando la dispensa è piena è facile ingerire molte più calorie del necessario.
Se poi contiamo anche gli stimoli derivanti dalla incessante pubblicità sarà praticamente impossibile non cedere alla golosità.
Ma siamo sicuri che si riduca tutto a questo?
E se alla base dei nostri problemi ci fosse una "dieta" fondamentalmente sbagliata? Cioè se non fossimo soltanto noi i pieni responsabili ma qualcun altro ci avesse dato delle informazioni sbagliate?
Cercherò di spiegarmi meglio: tutti noi siamo pienamente consci della dannosità dell'abuso di grassi saturi eppure guardate cosa ci dicevano negli anni '70.


  E' quindi sicuro dare per veritiero tutto quello che i media ci dicono?
Ognuno di noi conosce un amico o un parente con disturbi alimentari, dalle intolleranze alla celiachia ai diverticoli o addirittura una patologia oncologica all'intestino.
Probabilmente quello che ci sta dando i maggiori problemi non è solo l'eccesso delle calorie ma anche l'eccesso di un particolare tipo di alimento.
Siamo tutti consapevoli delle diverse filosofie alimentari presenti attualmente: i vegetariani, i vegani, i crudisti e chi più ne ha più ne metta. Tutte queste correnti tendono a demonizzare una particolare classe di alimenti è cioè le proteine di origine animale ma forse il problema potrebbe essere solo una questione di quantità.
E' innegabilmente vero che stiamo assistendo ad una continua crescita degli allevamenti di animali da carne ed è altrettanto vero che gran parte delle granaglie coltivate sono destinate non al consumo umano ma all'utilizzo come foraggio per i suddetti animali.
Tutti noi assumiamo quotidianamente una cospicua porzione di proteine animali sia come carne che come derivati dell'allevamento animale (uova, latte, panna, burro e formaggio).
A tutti gli atleti, sia a livello professionistico che a livello dilettantesco, viene consigliata una dieta ricca in proteine animali.
Anche i regimi alimentari studiati per il dimagrimento spostano l'equilibrio dell'alimentazione verso una dieta particolarmente iperproteica.
Ma siamo proprio sicuri che un così alto consumo di proteine animali non sia dannoso per il nostro corpo?
E se il diabete, l'ipertensione e l'ipercolesterolemia fossero provocati anche da questo tipo di alimentazione squilibrata?
Non intendo essere "complottista" ma se guardiamo all'industria farmaceutica, per il trattamento delle patologie che ho citato, vedremo che continua a fornirci farmaci "sintomatici", cioè che controllano solo il sintomo della malattia ma non curano la malattia stessa.
Si sa, a pensare male si fa peccato però volendo fare un po' di umorismo...

 Forse sarebbe meglio tarare la nostra alimentazione sulla base delle nostre caratteristiche fisiologiche senza voler totalmente escludere alcuni alimenti.
In anatomia comparata si classifica un animale come carnivoro, erbivoro od onnivoro in base alle sue caratteristiche fisiche.
A tutti noi è stato detto che l'uomo è un animale onnivoro ma se guardiamo la bocca di un animale "veramente" onnivoro notiamo delle caratteristiche particolari.






L'immagine ci mostra l'interno della bocca di un orso e quello che notiamo è la presenza di lunghi denti canini adatti alla cattura della preda, incisivi affilati per strappare, premolari a cuspide per lacerare e molari piatti per schiacciare e triturare.
L'insieme di questi denti permette di "processare" tutti i tipi di alimenti, siano essi animali o vegetali.
Al contrario un animale carnivoro presenterà dei denti come quelli della immagine sottostante.






 







Queste immagini rappresentano la bocca di due animali che conosciamo benissimo: a sinistra abbiamo un cane e a destra un gatto. Anche qui notiamo delle caratteristiche peculiari e che denotano una alimentazione simile: lunghi canini per catturare, incisivi affilati per strappare, premolari e molari affilati adatti a tagliare. La mandibola non ha la capacità di muoversi lateralmente quindi questi animali non "macinano". Essi afferrano la preda, ne staccano un brano, lo tagliano e lo inghiottono.
Adesso consideriamo la bocca di un uomo.




Quello che risalta immediatamente è l'assenza di canini particolarmente lunghi, gli incisivi non sono così affilati da permettere di lacerare e i premolari e molari sono piatti ed adatti a schiacciare e triturare. La mandibola è più mobile e permette una efficiente "macinatura" degli alimenti.
Direi che è molto differente dai tre tipi di dentizione mostrati precedentemente.
Ma qual'è in natura l'animale che ha i denti più simili ai nostri?
Semplice, eccolo.


La bocca dello scimpanzè è davvero molto simile alla nostra ma questo primate non è onnivoro. Per la precisione viene definito frugivoro e quindi per la simililarità dei due apparati anche noi dovremmo avere una alimentazione costituita prevalentemente da frutti e da altri vegetali.
Ma voglio fornire un'altra indicazione: notiamo la lunghezza e la morfologia dell'intestino umano.


E' un intestino particolarmente lungo (più di 11 metri) ed adatto ad estrapolare il massimo nutrimento da alimenti ricchi di fibra ed infatti, se lo paragoniamo all'intestino degli altri primati vedremo subito parecchie somiglianze.


Analoga lunghezza, analoga morfologia e quindi molto probabilmente anche analoga alimentazione.
Al contrario prendiamo in visione l'intestino del nostro cane e del nostro gatto.



In entrambi i casi l'intestino è molto corto, adatto ad estrarre rapidamente le sostanze utili dal cibo ingerito ed espellerlo in breve tempo.
Propongo anche questa tabella che permette, a colpo d'occhio, di effettuare un efficace paragone tra morfologia ed alimentazione di diverse specie animali.


In conclusione dico che non c'è alcun motivo per "bandire" la carne e le altre proteine di derivazione animale dalla nostra tavola ma credo che sia anche altrettanto importante evidenziare come l'industrializzazione dei nostri alimenti ci induca a consumare una eccessiva quantità di un solo genere di quest'ultimi.
Ormai siamo abituati a considerare la carne semplicemente come un "prodotto", qualcosa presente in natura già sotto forma di "vaschetta" e non come parte di un animale, cioè di un essere vivente che richiede ingenti risorse ambientali (acqua e foraggio) per il suo allevamento (senza volutamente considerare le implicazioni morali derivanti dall'innaturalità dell'allevamento intensivo e dalla macellazione).
Ridurre in maniera considerevole il ricorso alle proteine animali credo che potrebbe portare grandi benefici alla nostra salute, al nostro peso ed anche all'ambiente in cui viviamo.

martedì 10 dicembre 2019

The Most Wondeful Time of the Year

Eh già!
L'inverno è proprio una stagione magica, ci introduce alla atmosfera magica del Natale e della fine dell'anno.
Il freddo che diventa sempre più intenso ci invoglia a scegliere le pietanze più golose e tipiche di questa stagione: il panettone ed il pandoro in tutte le loro versioni, dalla più tradizionale alla più trasgressiva, e poi il cotechino, le lenticchie e per noi lombardi la nostra fantastica Cassoeula.
Cosa dire delle bevande poi? Come rinunciare ad una tazza fumante di Vin Brulè o ad una fantastica tisana agli aromi di Cannella, Mela e Vaniglia?
Ecco perchè allo STUDIO NAILS BY LUZIA  abbiamo pensato ad un trattamento in grado di ricreare la stessa atmosfera e che fosse in grado di offrirVi dei momenti di assoluto rilassamento e piacere.
Abbiamo creato quindi:


Le pietre laviche riscaldate posizionate sapientemente nei punti energetici del vostro corpo infonderanno una piacevole calore ed una intensa energia rinvigorente. Il massaggio, profondo ed avvolgente  praticato sul corpo e sul viso, è accompagnato dalle fragranze di cedro ed arancio dolce per offrirvi una esperienza tattile ed aromaterapica assolutamente unica.
Ma non ci siamo limitati solo a questo: per deliziare il vostro palato potrete rinvigorirvi con  una  ottima tisana agli aromi di Mandorla, Vaniglia, Mela e Cannella accompagnata da dolci e biscottini.
Vi aspettiamo!!!